Lo Strumento Dell’Arte

 

Gwenn Pinault

 

Gwenn Pinault

L’artista vive e lavorna nella cittadina di St. Pere  in Francia.

Formazione :

2008: Studia presso l’artista Lidia Markiewicz nel Lussemburgo  per un anno; dove scopre la tecnica ad acrilico e la pittura astratta.

2011 al 2012  studia l’arte a pastello con l’artista Nicolas Planson.


Mostre Principali:

2018: “Do” mostra collettiva organizzata da Camaver Kunsthaus presso Villa Monastero, Varenna, Como Lake.

2017: Mostra “Léz’arts en été “ a St-Jouan des Guérets. Francia

2017: Mostra “Chez Camille”  a Orsay, Francia.

2011 - 2017: mostre regolari presso “Librairie du Mole”  a St. Malo. Francia.

2011 - 2012: Partecipa a diversi contest  con i “pastellisti di Francia”. Riceve  il premio “La Vague” ed espone  a Feytiat (87) nel 2012 con i Pastellisti di Francia.

2011: Moistra a La Ville-es-Monnais. Francia

2010: Mostra  presso “Déclic” a Rennes in Francia


L’artista la sua poetica e la mostra Lo Strumento Dell’Arte:

L’artista lavora utilizzando l’arte informale come mezzo privilegiato per i suoi lavori.

La tecnica appare come sbalorditiva e si fatica a capire come l’artista riesca nell’intento di creare delle immagini dai colori cosi vividi e delle forme così naturali.

E’ impossibile trovare alcun appello alla realtà in queste piccole tele  seppur le textures  dei quadri ricordano la schiuma marina,  spesso ammirabile sulle battigia di una spiaggia.

Il riferimento è comunque la natura che ci circonda, il mare, la bruma, le onde, ma anche l’erba e le piante e soprattutto il sole e come esso con la sua luce possa trasformare ogni cosa.

I colori sono vividi brillanti che vanno oltre il naturale  ma più vicini alla psichedelia  e al mondo dell’astrazione più pura.

Ci riempiono di gioia e di magia  e attirano il nostro occhio usando alchimie sconosciute.

Tuttavia ciò che colpisce delle opere dei Gwenn Pinault è  l’equilibrio che riesce a infondere nelle sue composizioni, mantenendo una precisa dinamicità  e un fluire potente e vitale.

Queste opere ci astraggono dal mondo naturale  e ci conducono verso una dimensione in cui è possibile perdersi o ritrovare se stessi se  ribaltiamo la prospettiva di analisi.

Queste opere sparlano il linguaggio dell’immediatezza e della meraviglia  spingendosi  a vivere e vedere la realtà in maniera gioiosa e naturale.





 

lunedì 5 novembre 2018

 
 
Realizzato con un Mac

successivo >

< precedente